Se vi capita di passare dalle parti di Ferrara, il Sebastian è sicuramente un posto che merita una visita.
Innanzitutto si mangia bene, cosa indispensabile, e poi perchè il posto è decisamente unico.

Come già anticipato da Tamagna (e concordo anche sul discorso Buskers festival, anche se negli ultimi anni è calato un po'), il ristorante è una vera e propria nave, attraccata sulla darsena, di fronte ad una delle uscite dell'enorme parcheggio Kennedy, nella parte sud di Ferrara -quindi, Sangerro, ampissimo parcheggio, talmente grande che ti perdi-

Si sviluppa su due livelli: all'entrata sul ponte si trova una grande sala, di solito pienissima nei weekend, mentre scendendo le scale si arriva in quella che è la sala principale, con il bancone bar e spillatura birre (con gli impianti a vista) e diversi tavoli grandi, mentre dagli oblò si riesce a vedere che ci si trova poco sopra al livello dell'acqua.
A prua e a poppa, altre 4 stanze piccole su due piani possono accogliere diversi coperti.
In definitiva, quindi, il locale è davvero grande, ma preparatevi a delle belle file se andate di sabato e domenica (inoltre, non prendono prenotazioni sotto le 4 persone, quindi armarsi di pazienza).
C'è da dire che il servizio è veramente veloce, il che aiuta molto a "sfoltire".

Da una prima lettura del menù, si notano tre cose:

1. La lista delle pizze è infinita, come del resto gli ingredienti utilizzati (si arriva perfino al prosciutto di cervo, di daino, al cotto Rovagnati, al pesce spada, allo squalo, a diversi tipi di formaggi), cosa che spesso crea un po' di confusione perchè dopo un po' che si legge non ci si ricorda più niente -tenete conto che ci saranno almeno 7 pagine di pizze, una decina per pagina- Aggiungo anche che hanno tutti nomi legati al mare, come barche, porti, venti ecc...Altra particolarità, ci sono 4/5 pizze, in fondo alla lista, che si sono aggiudicate dei premi, ma sono talmente particolari e laboriose da fare che si possono ordinare solamente durante la settimana;

2. La lista delle birre, soprattutto alla spina, è lunga quasi come quella delle pizze. Se non altro, il patron Gigi Stecca racconta una ad una la storia di ogni birra per facilitare la scelta, con tanto di servizi fotografici (è andato in ogni fabbrica e convento dove le producono);

3. I primi vengono serviti sulla pasta di pizza.

Dopo questa enorme introduzione, passiamo al mangiare: abbiamo preso due pizze, una Santa Maria (ovvero la comunissima prosciutto e funghi), ed una Haiti (con pancetta, cipolla e piselli).
Da bere due Carlsberg medie.
Dolce, una torta tenerina (fatta dal ristorante "Testamento del Porco", sottolinea il menù).

Tutto molto buono.
La pizza piacerebbe a Gi, perchè è molto sottile, è ovale, come i piatti, ed è un metro quadrato (infatti si può far fatica a finirla).

Come prezzi, le pizze sono mediamente più care di Bologna e Modena di circa un euro o due, alcune più particolari costano uno sproposito, ma sicuramente è per gli ingradienti utilizzati.
C'è da dire che si paga un po' il contesto, ma ad onor del vero la pizza è davvero grande e buona.

Ieri mi è stata offerta, ma credo che la spesa sia stata sui 30 euro in totale.

Comunque un posto particolarissimo e bello dsavvero, che merita una visita se si è nei paraggi.



PS: se poi arrivate a Villamarzana (RO), uscita della transpolesana che collega Rovigo a Verona, potete provare l'alrto loro locale, il Michelangelo da Vinci. Stessa tipologia, ma non su una nave, bensì su due aerei collegati fra loro ad angolo retto nelle cabine di pilotaggio, con in più una piscina, un parco all'aperto con mega griglia a vista, un casale con un ristorante "normale" ed una discoteca.

Consigliatissimo!!